Cosa succede?
Il meccanismo per cui la cipolla fa piangere è essenzialmente questo: quando la cipolla viene tagliata si attiva un enzima, che si chiama allinasi. Non è una cosa strana: anche quando ci feriamo noi si attivano immediatamente degli enzimi difensivi che avviano il processo di riparazione dei tessuti.
Questi enzimi, invece, trasformano una molecola di difesa presente in grandi quantità nella cipolla, l’isoallina, detta anche precursore lacrimogeno, in una seconda sostanza, l’acido sulfenico, che successivamente si trasforma nelle due forme di propantial-S-ossido, che sono i fattori lacrimogeni veri e propri.
Come evitare la lacrimazione?
Se il fatto che la cipolla fa piangere è una cosa scontata, non altrettanto scontati sono i rimedi.
Una delle cose più divertenti da fare, è infatti quella di chiedere alle persone i metodi che utilizzano per far smettere la lacrimazione. C’è chi parla di candele, chi di masticare molliche di pane, chi di tenere acqua in bocca senza deglutire mentre si taglia… Metodi da provare, sicuramente, ma che non porteranno alcun beneficio.
Un sistema interessante è invece quello di tagliare la cipolla vicino, o ancor meglio sotto, ad un getto d’acqua. Essendo le molecole idrosolubili, si sciolgono nel getto d’acqua e vengono portate via, non raggiungendo i nostri occhi, e ridurremmo notevolmente la lacrimazione.
Se non abbiamo problemi a lavare la cipolla possiamo tagliarla sotto il getto d’acqua, in un colabrodo, anche se sprecheremo un sacco di acqua in questo modo specialmente se le cipolle sono tante.
Anche bagnare via via il coltello con cui si taglia